domenica 20 luglio 2014

VERGOGNA

                        La vergogna ,
è un veleno con cui ci nutrono fin da piccole.
                  Ma l'antidoto esiste....

                               Umiliate.
                                Derise.
      A volte è successo,in famiglia o a scuola...
                 per farci stare alle regole.



Di materiale sul quale riflettere ce n'è tanto..
Per prima cosa il carattere universale di questo sentimento che,invece ci cuciamo addosso come un segreto strettamente personale.
 "Un'occhiata degli altri  a volte mi basta per spezzarmi il cuore"
"Vorrei chiudermi in casa e non uscire più" 
 Siamo spietate con noi stesse...
 semplicemente perchè non sappiamo cosa sia la vergogna e cadiamo nella sua rete:
quella di sentirci colpevoli perchè non stiamo alle regole...
cioè... non corrispondiamo alle aspettative altrui (e  nostre) .
Così piuttosto che ,scendere nel dettaglio
 del nostro problema,capirlo,sdrammatizzarlo,
spiegarlo,comunicarlo.
Preferiamo vivere nel disagio che la vergogna ci procura(io sola..tutti gli altri giudici) e continuiamo a rafforzarla dentro di noi,sprecando energie e tempo.
 Perchè se mai osassimo ai nostri occhi ridimensionare ciò che ci fa star male....
ci verrebbe da chiederci ..
"Ma chi ci crediamo di essere?"
Quando invece noi non siamo nate con l'ideale di un corpo perfetto,ne con la paura di raccontarci,ne di diventare troppo vecchie  per valere ancora qualcosa.
E allora perchè ci vegognamo?

 Perchè l'epidemia della vergogna inizia con l'educazione.
La vergogna è un'arma che usiamo non solo per educare i nostri figli..


(VERGOGNATI!!!) ma anche noi adulti.
La televisione ci somministra dosi di vergogna ogni minuto.
Dai programmi che ridicolizzano i concorrenti agli stereotipi della donna perfetta:
chi non si adegua "è fuori"


Infatti il 90 percento dei motivi  di vergogna per le donne riguarda l'aspetto corporeo.
Ma poi l'emozione domina su tutto.
Quando ci vergogniamo perdiamo di vista il quadro della situazione e non riflettiamo sui punti di forza e sui limiti oggettivi .

Ci sentiamo sole,indifese e imperfette.
Regrediamo ad uno stato di ristrettezza mentale che ci fa perdere il senso del contesto.
Per resistere alla vergogna bisogna inquadrarla bene.
E' diversa dall'imbarazzo è passeggiero:sappiamo che passerà.

Ed è differente dal senso di colpa,perchè quest'ultimo riguarda ciò che facciamo(ho commesso una brutta azione).
La vergogna riguarda ciò che siamo (sono una persona sbagliata).
La prof. Brown consiglia:
STUDIARE  BENE QUESTA EMOZIONE
SCAVANDO DENTRO DI NOI
CHIEDENDOCI PERCHE' SIAMO CRESCIUTE PROPRIO CON QUESTI PARAMETRI.
DOMANDANDOSI A CHI GIOVA ADERIRE O MENO AD UN MODELLO CHE ARRIVA ALLA SOCIETA'.
DEMISTIFICARE IL MODELLO CON  L'AIUTO DELLA RAGIONE.

                                                           (tratto  dal sett. F)
Care amiche  come al solito quando leggo articoli interessanti li propongo anche a voi...sperando di aver reso interessanti cinque minuti della vostra giornata...vi auguro
Buona settimana!
con affetto
Antonella






















































































                 

2 commenti:

  1. Ed io ti ringrazio per presentare qui scritti che fanno sempre riflettere, non ci fa male fermarci a pensare per qualche istante durante le nostre giornate così caotiche e soprattutto farlo su argomenti interessanti come questo, che hai corredato con delle foto a dir poco meravigliose !!!

    Trascorri un pomeriggio lieto mia cara, ti abbraccio con tanto, tantissimo affetto

    Dany x

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  2. A volte i nostri genitori ,pur senza volerlo qualche piccolo danno l'hanno fatto ,ma come dici tu abbiamo oggi la possibilità di poter riflettere su argomenti di questo tipo,e spero che questo ci aiuti ad essere educatori migliori...
    grazie sempre Dany,un bacio!

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