mercoledì 23 gennaio 2013

PENSIERINO

Ognuno vale..
 quanto ciò che cerca.
                                                             (Imperatore Aurelio)
Ognuno vale...
quanto ciò che cerca.

LO STILE iki (schermaglie d'amore)

"Schermaglie d'amore..."
f
Noi abbiamo bisogno di molte parole per esprimere  il concetto di una vita di stile...
mentre i giapponesi ne hanno una sola..

                                   " iki"
breve e magica come un soffio.
L'ha coniata 
                        Kuki Shuzo (1888 1941)
Nobile ,
ricco e bello,
intellettuale coltissimo,
esteta affascinante,
               viaggiatore poliglotta e cosmopolita.

Poeta raffinato e filosofo acuto.
Shuzo
era figlio di una geisha e di padre incerto:
 forse un ambasciatore,
forse un famoso critico d'arte.
Parlava otto lingue correntemente e
visse sette anni in Europa,
dove visitò ogni museo,
partecipò a ogni seminario filosofico,
piluccò ogni cocotte,
frequentò ogni intellettuale,
da Edmund Husserl a Henri Bergson,
da Martin Heidegger a Jean-Paul Sartre.
Nel 1930 pubblicò il suo libro dedicato al concetto di "iki" 

"La struttura dell'IkI"
Adelphi 
Ma cosa significa iki per Kuki?
Significa la seduzione sensuale,accompagnata dalla tensione,dall'aria conturbante e dalla civetteria - con cui una persona si mette in relazione con un'altra.






L'iki 
si estingue se le due persone arrivano a placare la loro tensione nella "unione perfetta.
Il fascino dell'iki viene 
dall'essere seduzione per la seduzione,
gioco autonomo gratuito e disinteressato,
che continuamente evolve.
E' gioco d'amore prima che diventi amore.






LO STILE iki (Il ritmo opposto alla volgarità)


                        "Il ritmo opposto alla volgarità"



                            L' "iki"  è
infatuazione breve,
amore e energia spirituale.

                            L' "iki"  è
  rinuncia,
 distacco,
  libertà e liberazione.



E' disinvoltura,
frigida eleganza 
senza attaccamento e senza rimpianto.
         A queste sue caratteristiche,
                         l'iki 
aggiunge le infinite nuance del gusto  soggettivo,  della sensibilità individuale.

Quanto al portamento e alla gestualità,
                               è iki ..
la postura inclinata
                          che esprime
 "l'attività di andare verso l'altro sesso e la passività     del riceverlo"


Un corpo consistente o un volto paffuto anche se bello...
                   NON sono iki.
Lo sono invece i mezzi toni che derivano dal contatto diretto tra corpo e abiti trasparenti,
così come la silhouette ..
snella vibrante,avvenente,slanciata,dai fianchi sottili e dal volto affilato che ispira seduzione spiritualizzata.

Per essere iki...
occhi,bocche e guance 

devono essere
rilassati  e tesi nello stesso tempo.


Perchè uno sguardo sia iki

"gli occhi devono assumere quella specie di bagliore che sa evocare dolcezza del passato,e le pupille devono evocare con tacita eloquenza una rinuncia senza sforzo e un inflessibile rigore"



                        Anche la bocca
                        per essere iki,
deve mettere in evidenza rilassatezza e tensione mentre ..
lo scopo senza scopo,
proprio dell'iki,
deve esprimersi attraverso il ritmo in cui le labbra si increspano.
Il sorriso deve preferire la malinconia al brio.

Insomma,
nulla a che vedere con volgarità occidentali
 come la sfacciata strizzatina d'occhio
 e  le labbra protrese.

LO STILE iki (Una forma d'arte)


               "Una forma d'arte" 
Sono iki ..
i capelli scarmigliati e annodati frettolosamente così come le ciocche laterali ancora scomposte dalla notte...










E' iki..

il colletto scostato dalla nucca,
che ne svela il candore,
mai l'ampio decoltè.





 Un piede nudo mentre tutto il resto del corpo è coperto,offre un varco allo sguardo e..
è iki.

Minigonne e calze color carne sono la negazione dell'iki.

Dopo il volto...
             nulla è più espressivo delle mani..





"Grazie ad un eco che si ripercuote fino alla punta delle dita,si può giudicare l'anima stessa".
Perciò il modo con cui sono atteggiate le mani,per essere iki,deve incantare con la sua maestria.


Ovviamente,
oltre che nelle espressioni naturali,
l'iki si manifesta nell'arte soprattutto nell'architettura che è musica rappresa e nella musica che è architettura fluida.
Insomma...


Iki ,
non è
la goffaggine di due amanti ormai inseparabili,
non è
volgarità vistosa,rozza ostentazione,languore sdolcinato.
E'
 grazia dolcezza,
distinzione,
modestia e sensualità.

Come si vede,occorrono infinite parole per tradurre una brevissima parola giapponese come iki,
incomprensibile per i più.

D'altra parte,come nota lo stesso Kuki Shuzo,

"Non è possibile spiegare il colore ad un cieco"