lunedì 5 novembre 2012

NATALE 1

                               Natale è anche questo...
                           

Ho trovato questa  toccante poesia,voglio farla leggere anche a voi ...

                    UNA MAMMA



Ad un tratto udii urlare in fondo alla strada:alzai lo sguardo,e vidi una donna fuggire col proprio figlio stretto al petto.

















Uno sgherro la seguiva con la spada sguainata.
Non capii,non potevo capire.
Presa dal terrore mi alzai e corsi in casa.
Ti svegliasti piangendo,quel pianto fu la tua ,la mia morte.
Un soldato entrò dietro di me; ti afferrò per un piede.
Urlavo:-lascialo lascialo;gli fai male!
Alzò la spada..no non è a dirsi.
Fu cosa troppo orribile.
La tua gola la ,tua gola bianca,delicata..Piangesti:"Mam.."
                                                                                                                                     L'ultima sillaba fu un fiotto di sangue che mi bagnò il petto.




Mostri ! perche' non uccideste  anche me,perchè quel sangue non fu il mio!

Amore della mamma,tesoro mio ,anima mia!
Perchè ti uccisero  così,che avevi fatto di male?
Tu eri innocente.
Erode il tristo Erode,che aveva saputo della nascita di un Bambino divino,fremeva di gelosia e tremava di paura!

Temeva il tiranno che quel Bambino gli togliesse  il trono.
Ma attese invano il ritorno dei Magi!
Un Angiolo era apparso in sogno a  quei sapienti,dicendo:-Partite nascostamente senza insegnare a Erode dove si trova il Bambino.
Lo stesso Angiolo apparve a Giuseppe:-Alzati gli disse- Prendi il Bambino e sua madre,fuggi in Egitto,Erode cerca il Bambino per farlo morire.

E Giuseppe partì,ma Erode,credendo il Bimbo ancora a Betlem,ordinò che fossero uccisi tutti i maschi al di sotto dei due anni.
Oh scellerato,che m'importa se di lì a pochi  mesi,i vermi lo ridussero ad un mucchio di carne putrefatta?che m'importa se il suo corpo marcì sul trono? 

Tu eri morto,sorriso del mondo,e io tenni a lungo il tuo corpicino bianco tra le mie braccia.
Volevo cantarti una ninnananna ma ululavo come una lupa ferita.

Lo so. Ora tu sei in cielo,Gesù ti ha accolto nella sua corte.
Hai una veste rossa come il sangue che sgorgò dalla tua gola.
Un'aureola d'oro è sopra i tuoi riccioli bruni.
Con gli altri bambini uccisi con te,come te,in quello stesso giorno ,formi il coro dei Santi innocenti.
Tu sei felice!Ma io piango ancora ricordando la tua orribile morte,tesoro mio,carne della mia carne,fiato  della mia vita,

Angiolo della tua mamma.

                                      Piero Bargellini


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