giovedì 11 settembre 2014

EMPATIA

                                                       Empatia...

Pur non essendo una violinista,ho avuto occasione di avere fra le mani un violino del XVIII secolo,di squisita fattura,ciò che mi ha colpito non è stata l'armonia delle sue linee,ne la bellezza delle venature nel legno stagionato....

A destare la mia meraviglia è stato soprattutto il fatto che toccandolo,potevo sentirlo vibrare.
Non  era un oggetto inerte,ma entrava in risonanza con i vari suoni che mi circondavano in quel momento:un altro violino un tram che passava per la strada,una voce umana.


Se si prende in mano un violino comune,di quelli fatti in serie,non accade nulla di simile;tutt'attorno ci possono essere mille suoni,ma lo strumento rimane inerte.



Per ottenere la finezza di sensibilità e la straordinaria capacità di risonanza del violino antico,ci sono volute una conoscenza eccezionale del legno e delle sue qualità,tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione,oltre al tempo necessario per ottenere la giusta stagionatura e all'abilità per intagliare il legno e costruire lo strumento.
Il bello è che questa meravigliosa responsività è una virtù non solo passiva,ma attiva.
E' proprio la capacità del violino di  entrare in risonanza che gli permette di creare musica con una straordinaria qualità sonora,con un'anima capace di commuovere e ispirare.



Noi esseri umani siamo ,o possiamo essere,come quel violino.
Fin dalla nascita siamo capaci di entrare in risonanza con altri esseri umani.
Un neonato piange quando è in presenza con altri neonati che piangono.
A poco a poco l'empatia,che all'inizio è solo la semplice caratteristica di risuonare istintivamente con le emozioni  altrui si sviluppa.

Quando l'empatia è sviluppata,la vita è molto più ricca e varia...
I rapporti sono una sorgente di interesse e di nutrimento affettivo e spirituale.
Per quanto variegato e vasto possa sembrarci il nostro mondo interiore,è pur sempre un sistema chiuso che finisce per essere angusto e opprimente.




Senza empatia non si va da nessuna parte,è un ingrediente di quell'intelligenza emotiva così necessaria per muoversi con competenza ed efficacia nella vita contemporanea.


Oltre al dolore per fortuna ci sono altri modi per sviluppare l'empatia.
Per esempio la conoscenza  e la pratica delle arti(letteratura,pittura,musica,danza).
Sembra che tra i loro benefici effetti abbiano anche quello di aumentare la capacità empatica.


                   La compassione è
 il risultato ultimo e più nobile dell'empatia.
E' una qualità spirituale bellissima, 
perchè i fa uscire dall'inferno dell'egoismo e dell'avidità senza fine,perchè include tutti,anche i meno capaci,i meno simpatici e i meno intelligenti perchè ci apre e ci unisce agli altri ...
                    e infine perchè
               attiva il nostro cuore.




                                          Argomentazioni tratte liberamente dal libro
                                                                                                          "La forza della gentilezza " di Piero Ferrucci



















2 commenti:

  1. Bentornata mia cara, mi sei mancata con queste tue 'raffinatezze d'animo' (passami il neologismo ! )
    Ti abbraccio forte e ti ringrazio di cuore
    Un bacio
    Dany

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  2. La verità è che tanta era la nostalgia che anche se non riesco a trovare il tempo...ho buttato giù in quattro e quattr'otto (si scrive cosi!?)questo post....ha!! che voglia di fresco e casa...e..delle tue belle e poetiche letture...
    Ma ormai manca poco!!
    Un bacio

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