giovedì 3 luglio 2014

SERENITA'

La domanda che tutti  a un certo punto della vita si fanno  ..è questa:
           Come imparare a essere sereni?

Si può dire che tutta la nostra esistenza sia tesa a questo.
Trovare una pace interiore che vuol dire stare bene.
Sembra quasi un'utopia perchè si sa..
nella vita ci sono momenti più felici e meno felici.
La pace dell'anima però,
e tutti i grandi saggi ,dall'antichità ai nostri giorni,lo hanno detto...è un'altra cosa.

"Gli uomini se ne vanno a contemplare le vette e le montagne,i flutti del mare,le ampie correnti dei fiumi,l'immensità dell'oceano,il corso degli astri,e non pensano a se stessi"

diceva
Sant'Agostino che ci ha dato anche un'altro grandissimo insegnamento:
"Non uscire fuori di te,rientra in te stesso:
la verità sta nell'intimo dell'anima umana.

Una pace che va conquistata.
Non possiamo ritirarci su un eremo ,
ma dobbiamo viverla
in mezzo alle onde
 alte e basse della vita...
non facendoci trascinare dalle tempeste che inevitabilmente incontriamo...

Ma come ci si può riuscire in un'esistenza quotidiana che non possiamo fermare,cristallizzare,mettere sotto vetro?
Come possiamo fare se tutti i giorni incontriamo piccoli o grandi ostacoli che  increspano quel mare di pace che talvolta abbiamo sentito dentro e a qui vorremmo tornare?
Un insegnamento importante ci arriva dalla filosofia ZEN che dice:
Dedicati  con piena attenzione e interesse a tutto ciò che fai.
Metti impegno e concentrazione
 in qualsiasi cosa e azione che intraprendi:
dal lavarti il viso la mattina,a prepararti il caffè...
Si tratta di un'azione che non è emergenziale ma che porta a una consapevolezza che ci fa stare nel presente,senza divagare avanti e indietro con la mente.
Pensieri che spesso ci trascinano in luoghi lontanissimi,ci fanno fare viaggi strani nel passato e nel futuro,tra rimpianti e preoccupazioni di quel che sarà.
Altro grande insegnamento quello che ci dice che se non possiamo cambiare il mondo,almeno possiamo cambiare noi stessi.
Questo però non significa arrivare al solipsismo.
Tutt'altro :significa dare agli altri il loro spazio.
E si collega a comprendere un'altro ostacolo fondamentale che ci impedisce di arrivare alla pace dell'anima:il fatto che siamo sempre a guardare fuori di noi ,a desiderare quello che possiedono le altre persone,senza pensare ai doni preziosi che la vita ci ha fatto e ci continua a fare.

Un caso esemplare è quello raccontato da chi è affetto da depressione,dove una donna era arrivata alla conclusione che la causa del suo male  si annidava in una tendenza che aveva sviluppato fin da bambina:
lamentarsi di quello che non aveva,senza prendersi la responsabilità di quel che la vita le stava offrendo e che lei non riusciva a gustare...


"Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi sempre della propria insoddisfazione e debolezza"
diceva Hermann Hesse.
Si tratta di comprendere che la felicità non è nelle circostanze esteriori.
L'accettazione delle cose così come sono,agendo con calma e con gioia per migliorarle,apre moltissime strade e soprattutto ci consente di abbandonare questa costante ansia che ,per l'educazione che ci è stata data,ci porta a sentirci sempre in competizione con gli altri,assetati di consumare nuove esperienze che pensiamo siano appaganti.

Questo tipo di accettazione è il raggiungimento del traguardo più grande,ricercato da tutti gli asceti.
Attenzione però,proprio pensando ai grandi maestri  spirituali,a non confondere la pace interiore con quella calma che per lo scrittore Lev Tolstoj è 
"la vigliaccheria dell'anima"
Nel silenzio che avvertiamo c'è sempre,
sotto,in profondo ,la vivacità imprevedibile dell'esistenza che scorre....

                                                                    (tratto da Natural style di maggio 2014)




2 commenti:

  1. Meravigliosa riflessione ! Certo, la felicità la troviamo innanzitutto guardando dentro di noi, sono con Sant'Agostino !
    Guardando alle cose del mondo, sommerso com'è dalla frenesia e dal materialismo, possiamo facilmente incontrare insoddisfazioni, ma quando in ogni cosa che facciamo mettiamo un po' di noi, sapendo che comunque vada ce l'abbiamo messa tutta, credo che si possano raggiungere dei traguardi interiori di crescita personale e di appagamento .. questo il mio modesto punto di vista !

    Un abbraccio dato con tanto affetto, mia carissima Antonella, grazie di cuore X

    Dany

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  2. Ti dirò Dany che riguardo S Agostino,so poco,un poco che però mi piace molto quindi conto prossimamente di fare una ricerca sulla sua vita e opere...
    Un bacio grande e grazie sempre per le tue belle parole...
    Anto

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